Pulizia dell’intestino – Shank Prakshalana

shank praksalana

Non c’e dubbio che mantenere sano l’intestino é fondamentale per prevenire malattie, considerando che lí si trova la maggior parte del nostro sistema immunologico e questo, i nostri antenati lo sapevano, ne é la prova questa tecnica yoga millenaria per pulire l’intestino con acqua salata. Si chiama Shank Prakshalana e, nonostante il nome complicato, in realtá é molto facile e comoda da realizzare in casa.

Dal punto di vista dello yogi, una delle chiavi della salute si trova nell’intestino crasso. L’organismo si intossica sistematicamente, senza interruzioni, durante tutta la vita. Le cause sono multiple (sostanze esterne, alimenti di bassa qualitá, aria insufficientemente pura, trasgressioni, ecc).

L’evacuazione giornaliera dell’intestino non esclude che la mucosa, le pareti dell’intestino, possano tenere una crosta di sedimenti, che poco a poco si sono incrostati ad essa e che non si eliminano mai completamente. Questo porta a fermentazioni putride, le cui tossine si filtrano dalle pareti intestinali e sono rimesse in circolo nel nostro organismo. Questa intossicazione costante puó dare origine a diversi disturbi, per esempio:

STOMACO: perdita di tono, prolasso, ulcera, cancro e spesso alito cattivo.

RENI: calcoli e coliche

SISTEMA NERVOSO: insonnia, depressione, irritabiltá, isterismo

GAMBE: sciatica

COLON: emorroidi, cancro

FEGATO: calcoli nella vescica biliare

PELLE: eruzioni di diversa natura

Un metodo stupendo per pulire tutti questi residui di alimenti nel nostro intestino é senza dubbio Shank Prakshalana. É semplice, alla portata di tutti e, oltre che pulire a fondo il colon, elimina anche integralmente i sedimenti del tubo digerente intero, dallo stomaco fino all’ano.

In questa tecnica, l’acqua che ingeriamo dalla bocca va allo stomaco; poi, guidata da alcuni movimenti molto semplici (soprattutto se pratichi un po’ di yoga) percorre tutto l’intestino fino all’uscita. Si ripete la tecnica finché l’acqua esce pulita come quando é entrata. Non presenta nessun tipo di difficoltá, nessun pericolo ed é raccomandata a quasi tutti ( spiegheremo poi le eccezioni), sempre che venga realizzata scrupolosamente.

QUANDO REALIZZARLA

Scegli un giorno tranquillo per fare la pulizia; visto che devi farla a digiuno, il momento migliore é la mattina presto, con lo stomaco vuoto. Il processo dura dalle due alle quattro ore e dopo si raccomanda di riposare un po’. Si potrebbe inoltre sentire la necessitá di evacuare per un altro paio d’ore dopo aver terminato, per questo é meglio essere a casa. Nel giorno in cui la realizziamo non possiamo praticare nessun tipo di sport.

LA PREPARAZIONE

Prepara 2/3 litri di acqua e sale a temperatura ambiente (1 cucchiaio raso di sale per ogni litro d’acqua). É fondamentale che l’acqua sia salata perché in caso contrario sarebbe assorbita per osmosi dalla mucosa, per essere evacuata attraverso le vie urinarie e non dall’ano. 

Bolli l’acqua, lasciala raffreddare un po’ e poi dissolvici dentro il sale marino naturale o sale dell’Himalaya            ( quest’ultimo non si dissolve facilmente). L’importante é ingerire l’acqua leggermente calda, cosí aumentiamo il suo potere disincrostante.

COME FARLA

La tecnica é la seguente:

bevi il primo bicchiere di acqua calda (la temperatura dovrebbe essere come quella di un brodo caldo)  e immediatamente dopo, realizza la prima serie di movimenti che ti spieghiamo piú avanti;

bevi un altro bicchiere d’acqua e fai di nuovo i movimenti;

continua cosí, ingerendo un bicchiere e facendo gli esercizi, fino a che avrai bevuto 6 bicchieri in totale. In questo momento dovresti cominciare ad andare in bagno. Normalmente la prima evacuazione si produce immediatamente, la materia fecale ammorbidita dall’acqua esce sempre piú fluida, fino a convertirsi in un liquido di color giallastro. Se non vai al bagno immediatamente o al massimo entro 5 minuti dopo il sesto bicchier d’acqua, ripeti i movimenti e torna in bagno;

dopo questa prima evacuazione, continua alternando bere/esercizi/bagno finché l’acqua esce pulita come é entrata, che, secondo il grado di aderenza dei sedimenti, corrisponde all’ingestione di circa 10/14 bicchieri d’acqua, raramente di piú. Terminerai quando sarai soddisfatta del risultato, anche se comunque continuerai ad andare al bagno durante la seguente ora.

Un consiglio: dopo ogni evacuazione puoi lavarti l’ano con acqua tiepida e pulirlo con olio (di oliva, per esempio) per prevenire un’eventuale irritazione dovuta al sale.

LA SERIE DI MOVIMENTI SHANK PRAKSHALANA

Come abbiamo commentato all’inizio, perché l’acqua avanzi nel tubo digestivo, é necessario fare la seguente serie di movimenti. Ogni movimento si deve fare 8 volte, alternando 4 volte per ogni lato, sinistro e destro. Il ritmo deve essere dinamico, ma non rapido. Per fare la serie completa non dovremmo metterci piú di 2/3 minuti.

Primo movimento:

SHK1

In piedi, gambe aperte parallele alle spalle, le braccia tese verso il cielo con le dita intrecciate e le palme delle mani verso l’alto. Stira il corpo al massimo verso l’alto e poi inclina il busto verso sinistra senza girare il corpo. Senza mantenerti in questa posizione, torni alla posizione iniziale e ti inclini verso destra. Ripeti questo movimento 4 volte per ogni lato, un totale di 8 inclinazioni. Questo esercizio apre il piloro dello stomaco e ogni inclinazione permette all’acqua di uscire dallo stomaco e dirigersi verso il duodeno e l’intestino tenue.

Secondo movimento:

SHK2

Questo esercizio obbliga l’acqua ad avanzare piú profondamente nell’intestino tenue. La posizione iniziale é la stessa dell’esercizio precedente, mantenendo le gambe divaricate 30 cm circa. Alziamo il braccio destro all’altezza della spalla, con il palmo rivolto a terra, parallelo al suolo. Pieghiamo il braccio sinistro dal gomito fino a toccare la clavicola destra con il pollice e l’indice sinistri. Giriamo il corpo verso destra, mantenendo il braccio destro teso il piú lontano possibile, mentre guardiamo la punta delle dita. Senza fermarci, torniamo alla posizione iniziale e ripetiamo dall’altra parte. Facciamo questo movimento 4 volte per ogni lato, per un totale di 8 movimenti di rotazione.

Terzo movimento:

SHK3

Grazie a questo movimento l’acqua continua ad avanzare nell’intestino tenue ed entra nell’intestino crasso. É una variante della posizione Yoga del cobra, in cui toccano il suolo solo le dita dei piedi e le palme delle mani e sopportano l’intero peso del corpo. É molto importante che i piedi mantengano un’apertura di 30 cm circa. Quando ci troviamo in questa posizione giriamo la testa, le braccia ed il corpo in modo da poter vedere il tallone opposto. Se cominciamo verso destra, guarderemo il tallone sinistro e viceversa. Ripetiamo l’esercizio 4 volte per ogni lato per un totale di 8 movimenti.

Quarto movimento:

SHK4

Questo movimento spinge l’acqua attraverso l’intestino crasso verso il retto. Il movimento é sconsigliato a persone che soffrono di problemi al ginocchio o al menisco. In questo caso, si dovrá realizzare una variante che mostreremo di seguito. Mantenendo i piedi divaricati 30 cm ci sediamo sui talloni ponendo le mani sulle ginocchia che manterranno un’apertura di 50 cm circa. I talloni saranno rivolti verso l’esterno delle gambe e non sotto i glutei. Giriamo il corpo a destra abbassando il ginocchio sinistro fino a toccare il suolo di fronte al piede destro. Le palme delle mani spingono le gambe verso l’interno in modo da schiacciare lo stomaco e svuotare l’intestino tenue. Per aumentare l’efficacia del movimento, quando giriamo il corpo dobbiamo guardare il piú indietro possibile per incrementare la pressione sull’addome. É importante cominciare da destra per aiutare a svuotare il colon ascendente prima di tutto. Ripetere l’esercizio 4 volte per ogni lato per un totale di 8 volte.

La variante alternativa del quarto movimento:

SHK6

Seduti a terra, gambe tese e busto allineato con le braccia rilassate. Pieghiamo la gamba destra, la passiamo sopra la sinistra afferrando il tallone destro con la mano destra. Giriamo il corpo verso sinistra e guardiamo piú indietro possibile. Torniamo alla posizione iniziale e ripetiamo dall’altra parte. Si fanno 4 ripetizioni per lato, un totale di 8 movimenti.

AL TERMINE

Dopo Shank Prakshalana bisogna rispettare le seguenti indicazioni:

cibo: prima di mangiare aspettare almeno mezz’ora dal termine della pulizia, ma non piú di un’ora; é proibito lasciare il tubo digerente vuoto per piú di un’ora. La prima cosa che mangerai sará riso bianco (no integrale perché potrebbe irritare le mucose), un po’ scotto, molto morbido.. Puoi accompagnarlo con verdure cotte. Puoi rimpiazzare il riso con avena. É sconsigliato ingerire latte, yogurt, bevande acide, frutta e legumi crudi durante le 24 ore successive. Si ai formaggi stagionati, no a quelli freschi o fermentati. Dopo 24 ore puoi tornare alla tua dieta normale evitando eccesso di carne.

bibite: dovuto alla fuoriuscita di liquidi, avrai molta sete al termine della pulizia, ma non devi bere nessun liquido, nemmeno acqua pura, prima del primo pasto, perché provocherebbe ulteriori evacuazioni. Successivamente puoi bere acqua e infusioni. Niente alcool per almeno 24 ore.

Questa pulizia é molto buona per chi soffre di stitichezza occasionale.

CONTROINDICAZIONI

Le controindicazioni sono poche:

astenersi se si soffre di ulcera gastrica, colite, diarrea, appendicite, tubercolosi intestinale e cancro; in caso di gravidanza, mestrUazione, emorroidi.

nel caso di disfunzione renale seguire le istruzioni rigidamente.

Si raccomanda Shanz Prakshalana per lo meno 1 o 2 volte all’anno, con il cambio di stagione.

AHO