OSHO: i sette punti per addestrare la mente

1- IMPARA I PRELIMINARI

I preliminari sono tre: “La verità è”, non è qualcosa da creare, o che si trova lontano; la verità ti circonda come l’oceano circonda un pesce senza che lui ne sia consapevole. “La mente è la barriera, l’ostacolo”, ti circonda come un film e ti impedisce di essere nella verità. “La non mente è la porta”, una mente senza contenuto, senza pensieri, che non sogna più, che è solo consapevolezza pura.

2- PENSA A TUTTI I FENOMENI COME FOSSERO SOGNI

Tutto ciò che vedi. tutto ciò di cui fai esperienza è un fenomeno, anche gli oggetti della coscienza. Fenomeni materiali, psicologici e spirituali sono tutti la stessa cosa, non c’è distinzione. Quello che può essere visto è un sogno. Contempla tutto quello che ti circonda come appartenente ad un sogno. Il tuo ego sparirà quando arriverai a pensare che anche tu sei un sogno. E un giorno ti sveglierai davvero in uno dei tuoi sogni. Sarà un evento importante e incomparabile. Noi viviamo in un sogno; siamo addormentati, anche quando pensiamo di essere svegli.

3- ESAMINA LA NATURA DELLA CONSAPEVOLEZZA NON NATA

Svegliati e guarda! E quando lo farai comincerai a ridere perchè capirai che non è mai esistita una nascita e non ci sarà mai una morte. E quanta paura avevi della morte, della vecchiaia. Era tutto un sogno. E’ la mente che si aggrappa a qualsiasi cosa e così ti possiede, anche a un metodo di meditazione. Nel momento in cui ti realizzi e la consapevolezza si risveglia, abbandona il metodo immediatamente. Aggrappati al rimedio e la malattia tornerà. La persona veramente intelligente non ha mente. La mente dipende da altre cose: dal denaro, dal sapere, dall’esperienza, ecc. Ha bisogno di appoggi. Non può esistere da sola. Lasciata sola, cade.

4- RIPOSA NELLA NATURA DELLA PERCEZIONE ORIGINARIA: L’ESSENZA

Se abbandoni il rimedio automaticamente comincerai a radicarti nel tuo essere. Se non ti aggrappi a nulla il rilassamento arriva spontaneamente. Sii, semplicemente, acquietati, sei arrivato a casa. Se la consapevolezza ha bisogno di metodo non è ancora consapevolezza.

5- NELL’INTERVALLO FRA LE SEDUTE, CONSIDERA I FENOMENI COME FOSSERO OMBRE

All’inizio, queste esperienze di assestamento del proprio essere, saranno solo momentanee. Un momento dopo sarà tutto sparito. Un momento tutto è fragrante, il momento dopo cercherai quella fragranza e non riuscirai a trovarla. Quindi, negli intervalli, continua ad usare il metodo, che abbandonerai solo quando la consapevolezza sarà completamente pura. A volte, solo per un momento, come una brezza, vieni trasportato nel mondo della non mente, e poi di nuovo la mente ritorna con le sue sciocchezze. In quei momenti ricorda che tutto è un sogno, che ogni fenomeno è un’ombra.

6- ESERCITATI NEL CONGIUNGERE, UNENDO IL PRENDERE E IL DARE; FA CIO’ CAVALCANDO IL RESPIRO

Quando inspiri, inspira tutte le sofferenze del mondo, assorbile nel tuo cuore. Quando espiri, espira tutta la gioia, la beatitudine e le benedizioni che possiedi. E non a qualcuno in particolare. Non solo agli uomini ma a tutti gli esseri: alberi, rocce, uccelli, animali. Con questa semplice tecnica, scompaiono avversione, attaccamento e indifferenza, i tre veleni dell’anima. Con la loro scomparsa il veleno si trasforma in nettare, la schiavitù diventa libertà, l’inferno è un paradiso.

7- ESERCITATI CON DIVERSI MODI DI ESPRIMERTI IN OGNI FORMA DI COMPORTAMENTO

Devi imparare ad agire con compassione, in meditazione, nelle situazioni di ogni genere: nel mondo degli affari, nel convento, con la gente, nella folla o da solo, in una grotta, con gli amici o con i nemici, con la famiglia, con gente sconosciuta, con gli uomini e con gli animali. Non fuggire da nessuna situazione. Vivi la vita nella sua totalità. Vivi nel mondo ma non appartenere ad esso.