Piccole cose

Piccole cose per cominciare a cambiare….

Una lista per ispirarci ad essere ogni giorno un po’ più compromessi con la buona salute del nostro pianeta. Per cercare di aggiungere ogni giorno un piccolo sforzo in più per non pesare ulteriormente sulla mole di rifiuti da smaltire, immediati o futuri, e sulla distruzione dell’habitat di tutti gli esseri viventi, noi compresi. Perché non dimentichiamo che i rifiuti futuri li dovranno smaltire i nostri figli.

Mi sembra banale parlare dei sacchetti di plastica ma mi rendo conto quando vado al supermercato che c’è ancora tantissima gente che li chiede. Quindi…

SACCHETTI DI PLASTICA   

Per fare la spesa si portano dei borsoni da casa, oppure può essere utile tenere delle borse di cotone in macchina o nella borsetta, per le spese improvvisate. Quando si fanno acquisti di abbigliamento, scarpe, libri o qualsiasi altro prodotto per il quale normalmente ci danno un sacchetto, prendiamo l’abitudine di rifiutarlo. Si dice: “no grazie!”, armati della nostra borsa di cotone. Anche in farmacia, dal ferramenta, addirittura, dove si può, mettiamo anche la frutta e la verdura vendute sfuse in piccoli sacchetti di cotone. O ricicliamo quelli vecchi.

ALIMENTI

Acquistare prodotti locali e biologici ha un triplo beneficio.

Per prima cosa il nutrimento: è ormai chiaro a tutti che la frutta e la verdura provenienti da colture intensive non apportano il nutrimento che dovrebbero. Questo è dovuto alla povertà di minerali e sostanze nutritive dei terreni in cui vengono coltivate, ormai sfruttati al limite.

Secondo evitiamo di avvelenare il nostro corpo con i pesticidi con cui vengono trattate le colture intensive e ,in terzo luogo, non incentiviamo il danno ambientale che provoca questo tipo di coltivazione, dando così un chiaro segnale al mercato che dovrà fare i conti con una inversione di tendenza.

LA CASA

La casa, il nostro rifugio, spesso è traboccante di oggetti perfettamente inutili. Se guardiamo con realismo al futuro, ci rendiamo facilmente conto che la maggior parte di quegli oggetti saranno un giorno immondizia. I nostri figli non conserveranno molto per ricordo. Basti pensare alle case dei nostri anziani genitori o dei nostri nonni, per i più giovani. Che cosa siamo disposti a riciclare delle loro case? Personalmente quasi nulla. La casa di mia madre (che, con rispetto parlando, è un’accumulatrice seriale) è un enorme ammasso di immondizia. Lo so, è duro da digerire, però è così. Quindi, se amiamo i nostri figli, o noi stessi, o il pianeta e desideriamo vedere la vita prosperare negli anni a venire, dobbiamo ridurre al minimo la quantità di cose inutili che abbiamo in casa. Soprammobili, quadri e fotografie, libri (si scambiano, si fanno girare); recuperiamo i fogli di bollette, fatture e altre cartacce che non servono più, se sono bianche sul retro si possono tagliare per creare dei block notes. Bicchieri, bicchierini, posate, piatti da ridurre al minimo indispensabile. I CD…conosco persone che hanno collezioni infinite di CD musicali. E quant’altro. Basta! Basta con le collezioni di qualsiasi tipo. Sono sicura di tralasciare qualcosa…

ABBIGLIAMENTO

Vestiti, scarpe e accessori (borse, cinture, sciarpe, guanti, cappelli,ecc.) strettamente necessari. La Terra è abbondante se ognuno prende il necessario, ma non ne ha a sufficienza per alimentare la vanità. Quindi, secondo un calcolo lucido, c’è già abbastanza abbigliamento sulla Terra per vestirci tutti per decenni. Se abbiamo voglia di cambiare look cominciamo ad organizzare delle giornate di scambio con le nostre amiche o conoscenti. Si trova sempre una chicchetta che ci piace tra le cose altrui. Mi dispiace per l’industria ma anche l’economia fa parte del cambio di visione.

GIOIELLI/BIGIOTTERIA

Abbiamo due orecchie, un collo e due polsi. Non ci servono cofanetti pieni di gioielli, per riempirli. Realmente sarebbe meglio eliminare del tutto la produzione di gioielli, a meno che non sia fatta con materiale riciclato. Non possiamo più fare finta di niente. L’estrazione dell’oro, dell’argento, delle pietre preziose ha un costo inaccettabile sia in vite umane che in contaminazione dell’ambiente. Dobbiamo smettere di comprare gioielli. Scambiamoceli o facciamone a meno.

AUTOMIBILE

Solo se veramente necessaria, possibilmente elettrica, da usare con parsimonia e da mantenere fino alla fine dei suoi giorni. Non si cambia macchina per capriccio. Ci rendiamo conto cosa significa smaltire un’automobile per la Natura? I copertoni da soli sono una tragedia per il pianeta, figuriamoci tutto il mezzo. Muoversi, camminare, andare in bicicletta fa bene alla salute nostra e della Terra.

CELLULARI

Da cambiare solo in caso di morte, dello stesso.

MEDICINALI

Una nota a parte va fatta riguardo ai medicinali. Non mi sento di consigliare di ridurne l’uso al minimo indispensabile poiché mi rendo conto che una grande maggioranza di esseri umani non sono ancora pronti a questo passo, perché tocca la nostra salute. Però mi sento di consigliare di farne un uso moderato e prendere in considerazione di cominciare a indagare i rimedi naturali: le loro funzioni e i modi d’uso. Spesso abbiamo a disposizione una farmacia bene assortita (soprattutto chi vive in campagna o montagna) solo uscendo fuori dalle nostre case, o addirittura nel nostro balcone e non siamo a conoscenza delle proprietà che hanno praticamente tutte le piante. Ecco, teniamo presente che la ricerca e produzione dei farmaci a dei costi enormi a livello ambientale, sia nel mondo animale che vegetale. Che cosa sei disposto a perdere?

E CHI PIU’ NE HA PIU’ NE METTA. Accetto suggerimenti