Le protezioni solari….ci proteggono?

Le protezioni solari non sono tanto innoque come alcuni presumono.

Tutto ció che ci spalmiamo sulla pelle dovrebbe essere un alimento che si puó ingerire anche oralmente, considerando che le lozioni cutanee formano sedimenti che si infiltrano poi nel sangue.

Le creme solari contengono una lunga lista di sostanze chimiche questionabili, tra cui i parabeni e i metilparabeni, che sono sostanze insalubri che provocano ogni genere di effetti secondari. Se dovessimo ingerire 1/4 di cucchiaio di protezione solare riconosceremmo immediatamente un sapore orribile e non dubiteremmo nel dire che si tratta di una soluzione non atta al consumo umano. Per nostra disgrazia, la pelle non ha papille gustative; ha il senso del tatto, non del gusto. Le da gioia il massaggio di una crema, peró non riconosce che questo incanto epidermico, effimero come i vapori della sua fragranza, in silenzio avvelena il sangue.

Altre sostanze presenti nelle creme solari sono l’ossido di zinco e il diossido di titanio. Questi due ingredienti sono metalli pesanti che bloccano il Sole, ma che possono avere impatto sul DNA quando entrano in contatto con le cellule, associate alla luce del Sole.

Per dimostrare la vicinanza e la stretta comunicazione tra pelle e torrente sanguigno, ricordiamo che molte donne in pieno processo della menopausa ricevono trattamenti ormonali per via topica: giornalmente si strofinano progesterone su varie parti del corpo. Si preferisce usare la pelle piuttosto che la via orale per non transitare e intossicare il fegato, anche se comunque il destino finale é lo stesso: il sangue.

Nel mondo dei cosmetici ci sono diverse sostanze questionabili che le donne si spalmano sulla pelle e molte di esse agiscono come perturbatori ormonali. La pelle non é un organo separato dal corpo e il fatto di applicarci protettori non le da una resistenza costante ai raggi ultravioletti. Addirittura si é a conoscenza che la luce ultravioletta origina reazioni chimiche a contatto con le creme solari che generano radicali liberi e mutazioni che scatenano un’aggressione al nucleo delle cellule. Questi sono fattori che promuovono malattie come il cancro.

Ricerche scientifiche hanno concluso che nessun ingrediente delle protezioni solari si puó veramente considerare sicuro. La pelle é un organo di disintossicazione e non é consigliabile coprirla con oli petrolchimici, che saturano le cellule e affogano le sue membrane, É un organo con la facoltá di purificare il corpo e non dobbiamo trasmetterle intromissioni chimiche.

A partire dagli anni ’80 siamo stati sommersi da una campagna di allarrme sulla necessitá di proteggerci dal Sole. Da allora le vendite di protezioni solari si sono moltiplicate, peró curiosamente la incidenza di melanomi, parallelamente si é incrementata. Per dirlo in cifre, dal 1972 l’uso di creme solari si é moltiplicato di 18 volte, mentre l’incidenza di melanomi é triplicata.

Secondo la medicina cinese il colon, i polmoni e la pelle sono organi di eliminazione e tutti e tre contengono tessuti che rilasciano mucositá. Specificamente, la pelle é considerata come un terzo polmone e come tale é un organo di assorbimento e di eliminazione; come tessuto disintossicante espelle tossine attraverso acne, sudore, foruncoli e altre escrescenze. Tra le proprietá del Sole c’é quella di seccare i grassi espulsi dalla pelle. Le creme solari, come altre pomate cosmetiche di origine sintetica, coprono i pori, impediscono la traspirazione naturale delle cellule cutanee e assorbono la sua umiditá. Quindi, usando questi prodotti, stiamo tappando le vie di eliminazione dell’organo e la pelle risulterá piú secca e disidratata, il che giustificherá l’uso perpetuo di creme idratanti.

Non solo non si deve ungere la pelle con creme dense ma inoltre, dobbiamo prendere l’abitudine di strofinarla con spugne esfollianti che aiutano a mantenere i pori aperti, per ottenere pulizia e ossigenazione.

Nessun ente ufficiale ha esaminato la sicurezza delle protezioni solari, ostacolati dalle lobbies industriali.

Se fosse anche solo per preservare la salute dei mari e della fauna marina, dovremmo disfarci di queste lozioni impure. Sono milioni i contenitori di protezioni che cadono giornalmente nel mare e i residui delle lozioni possono essere causa di danni neurologici negli animali marini.

La nostra cultura ci insegna a temere il Sole e ci condiziona a comprare prodotti industriali, mentre invece dovremmo imparare a captare il Sole e a proteggerci con intelligenza da un’eccessiva esposizione.

E ALLORA, COME PROTTEGGERSI?

L’argilla, per esempio, é un’ottimo sostituto delle creme solari. Per alcune donne puó essere poco estetico mostrarsi in spiaggia coperte di argilla, mentre per altre invece risulta suggestivo. Si puó comunque diluire l’argilla con acqua in modo che, una volta applicata sulla pelle, non risulti tanto evidente.

Oltre all’argilla, un altra protezione solare naturale é l’olio di sesamo combinato con delle gocce di lavanda. Si dice che questa combinazione ci dia un fattore di protezione 15. L’olio di sesamo é considerato un olio depurativo per la pelle e viene usato anche nei massaggi nella medicina ayurvedica. Sia l’olio di sesamo che l’argilla hanno la virtú di rimuovere le tossine della pelle.

Per alleviare i sintomi di una eccessiva esposizione al Sole, applicare topicamente aloe o olio di cocco. L’aloe rinfresca la pelle ed é un consacrato rimedio per ogni genere di scottature. L’uso regolare di olio di cocco arricchisce la pelle di grassi saturi, che la proteggono dai danni causati dai raggi ultravioletti. Non é un caso che sia la lozione piú usata dai surfisti nel mondo.

GALILEO E IL SOLE

Galileo, con gli innegabili onori che merita, é il padre dell’eliocentrismo, la teoria che sostiene che la Terra e gli altri Pianeti girano intorno al Sole, riconoscendo il ruolo centrale della nostra stella non solo nello spazio ma anche nella vita dell’uomo sulla Terra. Con il suo telescopio fornito di lenti oscurate osservó il Sole e attraverso la sua retina taciturna, transitarono i raggi solari che avrebbero illuminato i suoi geniali neuroni.

I raggi del Sole passano dalla finestra della retina e del nervo ottico. Cosí, le cellule nervose della corteccia cerebrale e successivamente tutte  le cellule del corpo si caricano di energia fotovoltaica. Con il Sole, i fotoni fanno scintillare di soddisfazione le cellule e, fornendo energia, fanno diminuire l’appetito.

Il Sole provoca una singolare stimolazione cellulare, giocando un ruolo imprescindibile per la nostra vitalitá. Per completare il tema, non é solo attraverso l’esposizione diretta che dovremmo assorbire il Sole, ma anche attraverso gli alimenti. Da lí l’importanza dell’alimento vivo e fresco. Anche l’acqua che beviamo si pulisce e si ionizza con il Sole.

Da 30 anno a questa parte ci é stata inculcata una cultura di allarme e di sfiducia verso il Sole. Consideriamo sempre che l’elioterapia non é commerciabile ma le creme solari. É difficile trovare una rivista femminile in cui non sia presente qualche articolo sulla pelle, il cancro, le protezioni solari e le creme idratanti.

Il Sole ordina e accoppia i geni, illumina il sangue e trasforma la coscienza.