Cercando la magia

Se ci sono degli esseri che hanno formato parte della coscienza collettiva dell’umanitá, questi sono senza dubbio le fate. Esse ci accompagnano dall’inizio dei tempi. Nei racconti e nelle leggende ci hanno sempre parlato di loro peró, il fatto che questa realtá sia stata sovraesposta, ha finito per farla diventare un segreto. Peró, cosa c’é di vero in tutto questo? Esistono realmente le fate? Come sono? Si trovano fra di noi? Qual é la loro missione sulla Terra? Cercheremo di rispondere a queste domande. Accompagnatemi in questo viaggio e andiamo insieme alla ricerca della magia.

La natura che ci circonda é la massima rappresentazione della bellezza interiore della Madre Terra. E se parliamo di bellezza, dobbiamo parlare delle fate. Degli esseri le cui leggende occultano una realtá che supera di gran lunga la finzione. Forse ció che pensiamo sia semplice fantasia, é qualcosa di piú reale e piú vicino di quello che immaginiamo.

Il termine “fata” in sé significa destino. Se pensiamo a destino, pensiamo verso dove stiamo andando, poche volte ci rendiamo conto che il destino é ció che viene verso di noi. Quindi, quando parliamo di fate, stiamo parlando della manifestazione che viene verso di noi ad accoglierci.

Le fate appaiono in luoghi dove l’uomo ha avuto una convivenza sufficiente con la Natura a far si che gli Spiriti del luogo, delle piante, delle pietre, della memoria della Terra, che é il suolo, configurino un desiderio di accogliere l’essere umano.

Direttamente relazionate con Diana, la Dea cacciatrice nella mitologia greco-romana, anche lei molto vincolata alla Natura,le fate sarebbero la sua corte femminile, sempre molto legate allo sviluppo di un ambiente naturale, con alberi, piante e soprattutto fiori. Le fate sono guardiane dell’elemento Terra; ogni pianta, ogni albero, per quanto piccolo sia, ha un Guardiano  Elementale. Questo é realmente un mondo magico, un mondo che, anche se non ne abbiamo molta informazione, esiste. Davvero esiste. Ció che conosciamo riguardo a questi esseri é una piccolissima parte di quello che raccontavano i folkloristi nei secoli XIX e XX. Con il passare del tempo la concezione che si aveva delle fate, attraverso i libri e le produzioni cinematografiche, é cambiata e si é allontanata dalla sua vera essenza.

“Fata” é un termine molto generico in cui si includono molti elementali. L’unico denominatore comune di questo aspetto femminile, é che sono sempre relazionate con il mondo delle piante e dei fiori.

L’aspetto femminile delle fate ha a che vedere con la captazione dello Spirito umano. É un aspetto seduttore dello Spirito umano, che normalmente si vede maschile, per questo vediamo la fata in aspetto femminile.

Sono degli esseri del bosco, molto coraggiosi. A volte si prova paura per i folletti, peró forse bisognerebbe fare piú attenzione alle fate. L’unica cosa che chiedono é essere riconosciute; vogliono che sappiamo che ci sono, che sono lí; vogliono che le salutiamo e le onoriamo, che quando stiamo innaffiando le piante, riconosciamo che sono lí e magari, pur non vedendole, rivolgiamo loro un saluto. Ce ne sono di molte misure; piccoline, che appaiono soprattutto ai bambini e sono nel loro stato piú puro e ci sono quelle un po’ piú grandi, che sono piú responsabili delle cose che accadono e sono perció abbastanza rigide e dominatrici, per non perdere il loro proposito e quindi dover abbandonare il luogo. E poi ci sono le Dame, che sono bellissime e che con la loro presenza possono sanare interi gruppi di persone.

La visione che abbiamo di loro é stata un po’ deformata; le abbiamo dipinte come esseri con ali, stile Walt Disney, con la bacchetta magica e il vestitino di tulle. Le fate invece sono esseri fosforescenti, senza forma specifica né capelli; forme di luce molto luminose e di diversi colori. Vibrano a seconda del luogo in cui si manifestano e a seconda delle culture con cui entrano in contatto. Le culture che hanno messo piú enfasi nel parlare di queste creature sono i celti, i paesi nordici dell’Europa.

Sono varie le teorie sull’origine delle fate e molto diverse nelle diverse culture, peró tutte mantengono come punto in comune la loro stretta relazione con la Natura. E se teniamo conto che provengono da lí, forse la loro origine rimonta all’origine della Natura stessa. Ma tentare di situarle in un tempo preciso é un errore. Loro sono sempre state qui, prima dell’esistenza dell’essere umano. L’origine dell’Energia Elementale é il cosmo, l’Universo. La grande Guardiana é Gaia, lo Spirito cosciente e vivo che custodisce questo pianeta. Agli elementali tocca il compito di custodire la Natura; gli esseri umani, invece, devono vivere l’esperienza della vita, imparare in questi scenari di cui loro sono responsabili guardiani.

Le fate vivono in un regno intermedio dove non si possono vedere, peró comunque devono interagire con gli esseri umani poiché il loro proprio sviluppo evolutivo é legato allo sviluppo evolutivo umano.

L’essere umano ha sempre sognato di avere contatti con le fate e questo é molto piú semplice di quello che sembra. Dobbiamo solo imparare ad aprire gli occhi del cuore per percepire questa magica realtá. Per percepire le fate e gli altri esseri magici bisogna entrare nella stessa vibrazione della Natura, rimanere quieti, abbassare i nostri decibel e improvvisamente, un giorno aprendo gli occhi, ci incontreremo con un mondo magico davanti a noi. Non é un dono; é credere per vedere.

Le fate sono una coscienza collettiva che viene dal centro della Terra per esercitare individualmente la missione di prendersi cura di un albero, di una pianta, rimanendo peró sempre connesse con questa coscienza collettiva. La loro manifestazione é molto sensoriale; quando si avvicinano si puó percepire un aroma di rose, vedere luminositá contemplando fiori, piante, tramonti, cristalli, paesaggi e poi lasciare che le immagini entrino in noi. A volte non potremo ricordare le nostre visioni perché sono filtrate dalla nostra mente socialmente educata. Dobbiamo allenare non tanto la nostra visione ma l’intensitá di captazione per poter vedere esseri che vibrano in altre frequenze, in modo che, se si produce un contatto diretto, non ci causi svenimenti, perdite di coscienza.

I racconti delle fate sono molto importanti per lo sviluppo della mente dei bambini. Questi racconti erano inizialmente trasmessi oralmente. Attualmente questo mondo leggendario é piú vivo che mai. Ogni giorno si sentono casi di avvistamenti di fate o altri esseri magici. La Societá di Avvistamento Fate, fondata nel 1927 emette un bollettino semestrale con il resoconto delle segnalazioni recenti. Anche in Canada, nella regione di Alberta, esiste l’Elfen Project, un’organizzazione fondata nel 1998 dal biologo Jeff Butler, che ha una visione piú scientifica che si appoggia a tecnologie, fisica delle particelle, folklore, meccanica quantistica.

Attualmente stiamo vivendo una crisi ecologica; la Terra ci sta parlando ma noi non stiamo ascoltando. Siamo accecati dalla nostra autoimportanza immaginaria. Cerchiamo aiuto per risolvere problemi che noi stessi abbiamo creato e non siamo coscienti che questo aiuto é davanti a noi. Da molto tempo gli esseri umani hanno perso la connessione con le fate e con la Natura peró adesso é il momento di riconnettersi. Loro lo desiderano, e anche noi. E allora, che aspettiamo? Come possiamo fare per avvicinarci a loro?

Dobbiamo farlo con fiducia, senza investigare ma cercando di vibrare nel loro stesso tono, di entrare in sintonia con la Natura, con gli alberi. Non é vedere per credere, bensí credere per vedere. Dobbiamo cercare di dare il meglio di noi stessi perché loro si avvicinino a noi. Sono qui per aiutarci a rafforzare il nostro vincolo con la Natura, con maggior comprensione, giocando con amore, per arrivare infine a ricordare chi siamo e da dove veniamo.

Possiamo crederci o no, comunque loro continueranno ad aspettare pazientemente che ci rendiamo conto. É arrivato il momento di aprire il nostro cuore e la nostra mente ad altre realtá. Lasciamo da parte la paura o la vergogna, non priviamoci dell’opportunitá di sentire la vera essenza della Natura e della vita. C’é molto di piú di ció che ci fanno credere. La magia é intorno a noi, OVUNQUE.

 

AHÓ